I segreti della Sistina by Benjamin Blech; Roy Doliner

I segreti della Sistina by Benjamin Blech; Roy Doliner

autore:Benjamin Blech; Roy Doliner
La lingua: ita
Format: epub
editore: BUR Saggi


Michelangelo sta qui chiaramente mostrando come sia la madre a mantenere la fede e assicurare sopravvivenza alla propria famiglia. E celando inoltre il concetto cabalistico della necessità di armonizzare l’aspetto femminile e quello maschile di Dio, dell’universo e di noi stessi.

Le dieci Sefirot, le sfere della creazione dell’albero cabalistico della vita, sono divise equamente tra qualità maschili e qualità femminili. I due lati dell’albero sono chiamati Chessed – Pietà, i tratti femminili legati alla protezione – e G’vurah – Forza, i morali, riflessivi e potenti tratti maschili. Questi due lati dell’albero devono essere bilanciati per poter assicurare l’armonia nell’universo e lo sviluppo spirituale nell’uomo. Qui, negli Antenati di Cristo, Michelangelo raffigura lo sviluppo spirituale della famiglia e dell’umanità come in equilibrio tra influssi materni e paterni, creando un insieme perfettamente bilanciato e utilizzando una delle forme più venerate da neoplatonici e cabalisti: il triangolo.

Sopra i triangoli delle madri, si trovano le lunette, le arcate degli Antenati. Questi pannelli hanno la forma di una «U» rovesciata con al centro i già menzionati cartigli con il nome degli antenati e a fianco, su entrambi i lati, i loro immaginari ritratti. Anche in questo caso gli esperti d’arte e gli storici della Chiesa hanno dovuto concludere che non è assolutamente facile accoppiare nomi e immagini. Una rapida occhiata è però sufficiente a dirci immediatamente che questi archi sono strettamente collegati con i più piccoli triangoli «madre» sopra di loro. Il punto più in alto di ogni piccolo triangolo, se congiunto con i due alla base della lunetta corrispondente, forma un perfetto triangolo isoscele (in cui cioè i due lati sono della stessa lunghezza). L’artista sta quindi inviando un preciso messaggio al nostro inconscio, al nostro «occhio interiore»: l’anonima figura materna in alto e le più piccole figure dei ben noti e importanti antenati in basso (tra i quali si trovano re e capi importanti), formano una sola famiglia. Un concetto che è parte integrante di uno dei più grandi messaggi che Michelangelo ha inserito nella Sistina. Ebreo e gentile, uomo e donna, re e semplice suddito: facciamo tutti parte della stessa famiglia. Oggi un’idea simile può apparire un banale luogo comune, ma all’epoca si trattava di una filosofia alquanto pericolosa da esprimere in pubblico. Fino a tutta l’età moderna, i reali e le loro dinastie – le cosiddette persone di sangue blu – si consideravano tali per diritto divino, speciali esseri superiori rispetto ai comuni mortali e nominati da Dio stesso. I bianchi erano considerati superiori alle persone di colore, gli uomini alle donne, gli ariani agli ebrei e così via. E anche oggi del resto esistono fanatici secessionisti che vorrebbero bandire Il diario di Anna Frank dalle biblioteche scolastiche. Perché? Alla fine del suo commovente diario, poco prima che i nazisti la portassero via, la giovane Anna scrisse: «Continuo a credere nei miei ideali, perché, nonostante tutto, penso che gli uomini siano, nel profondo della loro anima, buoni». Tutti gli uomini, e non solo chi sostiene la supremazia della propria razza – un messaggio che continua a spaventare alcune menti limitate.



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